martedì, agosto 28, 2012

Dove vanno le bici rubate

Molto spesso si vedono in rete annunci tipo "Mi hanno rubato la bici, aiutatemi a ritrovarla" con tanto di foto.
Di bici ritrovate io però ne ho sentite ben poche, anzi quasi nessuna.
E per vari motivi.
Uno dei principali è che le bici rubate non sono più in Italia.
Il furgone in foto è a Genova e sta per salire in traghetto per Tangeri in Marocco.
Dove pensate che abbia trovato tutte le bici che ha sul tetto? Si vede male ma ci sarano almeno almeno 20 sotto quel telone blu.
Magari chi guida non le ha rubate, magari quelle della foto non sono neppure rubate, non ne ho la minima idea, voglio pensare che le singole bici sulle auto siano dei regali per i parenti, ma di furgoni stracarichi conciati così che partono per il Marocco che ne sono a decine, con centinaia e centinaia di bici a bordo su ogni traghetto, tutto l'anno, faccio difficoltà a credere che siano tutte comprate legalmente.
E a quanto pare gli affari vanno bene: le bici portate in Nordafrica valgono più che in Italia.
Non è difficile pensare che se i rottami finiscono in Marocco, magari le bici di alta e media gamma finiscono in altre parti d'Europa, se i controlli di polizia non li fanno verso paesi extra-CEE, figuriamoci in Europa dove c'è la libera circolazione delle merci.
Morale: cercate pure di ritrovare la vostra bici rubata, ma non fatevi troppe illusioni in merito.

sabato, agosto 25, 2012

Barefoot?

Con i saldi estivi ho deciso di comprarmi un nuovo paio di scarpe da running polivalenti, qualcosa che andasse bene per correre dietro a Roberto in bici e per gli avvicinamenti alle falesie da arrampicata.
Mi sono fatto la lista della spesa: ammortizzate che peso 80 Kg, con adeguato supporto dell'arco plantare che i miei piedi lo richiedono, suola tassellata, ma non troppo, per utilizzo sia in sterrato che su asfalto.
Dopo aver girato un po' di negozi ho comprato un paio di Salomon, anche se non ero troppo convinto.
Mi sono messo un po' a leggere in rete e ho scoperto che c'è tutto un movimento che sostiene che tutti i gadgets (ammortizzatori, supporti, plantari, etc) delle scarpe da running sono una totale presa in giro; non solo non riducono gli infortuni legati alla pratica della corsa, ma ne aumenterebbero il numero.
Interessante, ci vedo dei collegamenti con l'utilizzo della fissa essenziale in un mondo dove tutti i pezzi a partire dalla ruota libera sono considerati indispensabili.
In pratica il sistema migliore di camminare e di correre sarebbe di farlo a piedi nudi, senza scarpe, ok è un po' estremo per un utilizzo quotidiano, in alternativa si dovrebbero usare calzature minimali, il più semplici possibile, soprattutto con la suola piatta, senza quel tacco che raggiunge altezze vertiginose su alcune calzature femminili, ma che non scherza neppure su scarpe da uomo classiche o proprio da corsa.
Sarà che sono alto 1 e 88 e quindi non sento la necessità di sembrare più alto, ma mi sono sempre chiesto perchè mai bisognerebbe usare scarpe col tacco nella vita di tutti i giorni.
Comunque ho riportato in negozio le Salomon superaccessoriate e mi sono preso un paio di Vibram Fivefingers, vi farò sapere.

lunedì, agosto 20, 2012

Come lego la bici

A forza di parlare di lucchetti qualcuno, forse, si chiederà come io lego la bici.
Di base ho 3 sistemi, a seconda del lucchetto e della situazione.
Se sono "lontano da casa" e la bicicletta deve restare un bel po' da sola esagero con ben 2 locks: New York Chain per telaio e ruota anteriore e Mini per la posteriore.
Il vantaggio della New York Chain è che puoi legare la bici ovunque e non sei limitato dalla larghezza del palo, in proporzione è più sottile e tagliabile dell'Ulock, ma con un Mini che blocca la posteriore al telaio comunque non si può pedalare via e tagliare 2 locks è uno sbatto.
Il problema principale è il peso della catena a cui si aggiunge quello dell'Ulock, per non gravare troppo sulle spalle la catena la tengo legata in vita bloccata con un moschettone da montagna, meglio però non avere incidenti.
Agli antipodi c'è il secondo sistema, Mini Ulock e basta.
Perfetto per tutte quelle volte in cui la bici sta poco "da sola", il mini pesa pochissimo ed è comodo da trasportare sia alla cintura che in borsa.
Di solito lego solo la ruota posteriore attraverso il telaio, se si toglie la ruota, questa è comunque bloccata nei foderi posteriori, per rubare il telaio bisognerebbe tagliare il cerchio; assolutamente sicuro; in ogni caso meglio, se si riesce, legare al palo sia il tubo verticale del telaio che la ruota posteriore.
Due problemi: serve un palo relativamente stretto (ma si trovano facilmente) e la ruota anteriore è a rischio, per questo ho sostituito lo sgancio rapido con una brugola.
Una via di mezzo "tuttofare" è usare un Ulock di dimensioni medie per legare al palo sia ruota anteriore che telaio, permette maggiore flessibilità nella ricerca dei pali e in genere la ruota posteriore è più difficile da rimuovere rispetto a quella davanti.
Un lucchetto a U di dimensioni medie si fa fatica a portare alla cintura, ma pesa comunque abbastanza poco e sta in qualunque borsa.
Queste soluzioni fanno bene per le fisse con ruote e tubi più o meno sottili, su una MTB con gomme sopra i 2" e/o telai in alluminio con tubi oversize il Mini serve veramente a poco e con un Ulock medio difficilmente si riesce a bloccare insieme telaio ed anteriore.

venerdì, agosto 17, 2012

Un altro lucchetto tagliato


Parcheggio come al solito al centro commerciale in pausa pranzo e trovo un altro lucchetto a cavo tagliato.
Il lucchetto è ancora lì, attaccato alla rastrelliera.
Nonostante la serratura veramente basica, non c'è stato alcun tentativo di forzarla, si fa prima a tranciare.
Il cavo è composto da sei cavetti più piccoli a loro volta costituiti da una decina di fili di acciaio.
Il materiale di per se è buono perchè i singoli fili sono piuttosto difficili da tagliare con una tronchesina da elettricista come quella in foto che nasce per tagliare i cavi in rame, ma si riesce.
Questo significa che anche con un attrezzo piccolo, vecchio e inadatto, avendo un po' di tempo a disposizione si riesce a tagliare il cavo, con un tronchese da 20 euro di dimensioni maggiori il lavoro si fa in meno di 5 secondi.
Posso tranquillamente individuare una bici interessante con un lucchetto inadeguato, andare al centro commerciale, comprare l'attrezzo giusto e tornare a casa con la bicicletta, niente di più semplice, non devo neppure portarmi i ferri da casa.
Compratevi un lucchetto serio che è meglio.

mercoledì, agosto 08, 2012

Ancora sul casco

C'è un po' di polemica sull'uso del casco.
Il casco si usa perchè ha senso usarlo.
Il casco si usa perchè di testa ce n'è una sola e se si rompe non c'è modo di aggiustarla, punto.
Forse serve a poco, e allora?
Poco è meglio che niente.
In caso di incidente non serve, e chi l'ha detto?
E' chiaro che se un autotreno lanciato ai 100 Km/h ti centra in pieno non sarà certo il casco che ti tiene in vita, probabilmente ci lasci le piume anche se sei chiuso in una automobile con tutti i sistemi di sicurezza del mondo,  ma per tantissimi alti tipi di incidente serve e tanto, certo dipende da come si cade, ci sono tante variabili, ma perchè non "pararsi il culo" almeno un po' usandolo?
A questo punto tanto vale non lucchettare la bici quando la si lascia in giro, tanto i ladri i lucchetti li tagliano, già che ci siamo evitiamo anche di chiudere a chiave la porta di casa; potremmo smettere anche coi preservativi perchè alla fine non ti danno la certezza assoluta totale garantita del 100% di evitare malattie o gravidanze indesiderate.
Il casco ha un peso irrisorio e non costa neppure tanto, ti può salvare la vita, perchè non usarlo?
Anche se assicurasse solo l'uno per cento di salvezza in caso di incidente ti chiedo: l'1% della tua vita vale più o meno di un centinaio di euro (a comprarlo figo) e un po' di sudore in più?
Pensaci.
Se ritieni che non li valga, se pensi che la "scomodità" di usarlo conti meno di una possibilità in più di rimanere vivo, puoi continuare a non usarlo, ma allora vuol dire che la tua vita conta veramente poco e non lo dico io, se tu che ne sei convinto.

martedì, agosto 07, 2012

Non ti incazzare se te la ciulano

Vista in centro, bici legata al palo, peccato che il palo sia alto meno di un metro, basta alzare la bici, "sfilarla" dal palo e andarsene via tranquilli, l'unica difficoltà è che il lucchetto è un po' troppo vicino alle pedivelle, la prossima volta mettilo da un altra parte che lì da un fastidio a pedalare.

mercoledì, agosto 01, 2012

Fisse e obsolescenza

Quando ho iniziato seriamente ad andare in MTB anni fa, una cosa mi sconvolgeva.
Ogni pochi mesi usciva qualche pezzo nuovo, qualche nuovo telaio, cambio, sistema di ammortizzazione, tanto che dopo un paio di anni la bici era irrimediabilmente obsoleta.
Guardavi i video di qualche anno prima e le bici erano vecchissime (e quando avevano registrato erano il massimo della tecnologia in mano ad atleti sponsorizzati).
Con una differenza, le bici usate nelle parti di freeride e downhill sembravano vecchie, quelle usate in dirt no, perchè trattandosi di telai rigidi montati in modo molto semplice erano uguali a quelle attuali.
Sinceramente mi rompeva un po' le palle che la bici biammortizzata con tutti gli indispensabili gadget che avevo comprato, e per cui avevo speso un pacco di soldi sembrasse così vecchia e superata.
Che poi non era per nulla superata, è che gli esperti di marketing delle aziende produttrici, riviste e siti vari facevano di tutto per convincermi della cosa e quando qualcuno ti supera con una bici più nuova della tua ti rimane sempre quell'amaro in bocca che forse non è il ciclista che è più forte, ma la bici che è migliore.
Così, per reazione, invece di insegure le ultime novità, è iniziata la mia corsa indietro nella tecnologia, ho venduto la full, mi sono preso una front, mi sono appassionato di singlespeed, ma non era abbastanza.
Quando ho scoperto la fissa è stato il colpo di fulmine.
Oggi guardo le foto e i video di 5 anni fa e nessuna bici sembra obsoleta, anzi al giorno d'oggi i pezzi vecchi, scusate "vintage", sono più belli di quelli nuovi.
Se hai una fissa non la cambierai mai per averne una più nuova, perchè non ha senso, non devi inseguire il nuovo cambio in carbonio a 12 velocità che costa 1000 euro e deprimerti perchè non te lo puoi permettere, non devi cambiare bici di nascosto prendendola dello stesso colore della precedente così la moglie non se ne accorge e non si incazza (letto su un forum).
Ti fai la bici che ti piace e dopo 5, 10 o 15 anni è bella come il primo giorno, nessuno ti dirà che è vecchia e la devi cambiare, nessuna bici "nuova" sarà tecnologicamente superiore, se la cambi è perchè hai voglia di farlo non perchè qualcuno ha detto che devi.