mercoledì, febbraio 28, 2007

Il Mercato


Non sopporto il mercato delle bici, o fai corsa o fai MTB o ti accontenti di un cesso da supermercato, però è quello che ci meritiamo.
Ultimamente mi è venuta la curiosità della Graziella, cercato in internet un po' di informazioni: nulla, ma è possibile che una bici che è stato il simbolo di una generazione non abbia cultori di nessun genere che non si trovi assolutamente nulla? Che per trovare un telaio decente il luogo migliore dove cercare sia il cassonetto dei rifiuti sotto casa?
La realtà è che oggi le cose diventano belle ed interessanti solo se tutti ne parlano, altrimenti, semplicemente, non esistono.Quello che sposta il mercato è il marketing che ci propina sempre nuove ed innovative soluzioni che ci costringono a sostituire i validissimi prodotti che usiamo con nuovi e "migliori" (?)Quanto ci facciamo condizionare dal mercato? Il ciclista medio compra le cose che gli sembrano fighe e questo vale il carboncino, per le forcelle da 200mm, e il "cambio scimano".
Alla fine non è il singolo utente ma il "sistema" che decide cosa comprare e cosa no, questo semplicemente perchè siamo un popoli di cialtroni, di semplici cultori dell'immagine, non facciamo le cose perchè piacciono ma perche ci hanno detto che ci devono piacere; ogni tanto pensare con la propria testa non sarebbe male.

giovedì, febbraio 22, 2007

La bici perfetta


Io voglio poter comprare una bici, generica, che vada bene per tutto, voglio un telaio in acciaio perchè l'alluminio và giusto bene per le lattine di birra, coi forcellini orizzontali che si possa montare monomarcia o, se necessario, con un bel cambio a 7 velocità che la catena è più robusta, costa meno e va bene uguale, coi manettini non indicizzati così non c'è nulla da tarare, che possa montare ruote da 26" o da 700c, coi vbrakes o i dischi rigorosamente meccanici, con gli attacchi per i portapacchi e per i parafanghi, per il seggiolino del pupo e il carretto della spesa, voglio che l'unico olio stia sulla catena e non negli ammortizzatori e nei tubi dei freni, voglio dei componenti robusti e non solo inutilmente superleggeri.
In una parola: polivalente
Forse l'ho trovata.

martedì, febbraio 20, 2007

Xtracycle


Gironzolando sui vari forum USA sono venuto a conoscenza dell'Xtracycle, in realtà stavo cercando info sul seggiolino per il bimbo ed è venuto fuori questo sistema che permette addirittura di portare comodamente un passeggero adulto.
L'Xtracycle è in pratica una staffa da montare sui forcellini posteriori che allunga la bici di circa mezzo metro, il vantaggio è ovviamente una aumentata capacità di carico della bici a fronte di un ingombro decisamente limitato rispetto a un carrellino.
Quello che più mi affascina è la possibilità di convertire una vecchia bici in un mezzo moderno e utile, la vecchia MTB rigida a 21 velocità con l'Xtracycle e un paio di gommoni tipo Shwalbe Big Apple diventa un mezzo semplicemente perfetto per il trasporto di cose e persone.
Ovviamente una utility bike NON si monta monomarcia e tanto meno fissa, meglio qualche rapporto per spingere una bici che può venire a pesare anche più di 200 kili a pieno carico (bici + xtra + 2 adulti + bagagli).
A me sembra un'idea geniale.

lunedì, febbraio 19, 2007

Carbonio


Sabato il mio negoziante di fiducia stava montando un manubrio (anche se il termine corretto è "piega") in carbonio sulla bici da corsa di un cliente.
Ovviamente le mie prime impressioni sono state di entusiasmo per la linea, la bellezza e l'estrema leggerezza del pezzo, poi ho iniziato a chiedermi se effettivamente era una spesa logica anche perche andava a rimpiazzare un pezzo in alluminio equalmente leggero e valido, morale una spesa di diverse centinaia di euro tra attacco e manubrio per una riduzione di peso di pochi grammi e un leggero aumento del comfort (il carbonio al contrario dell'alluminio ha un migliore assorbimento delle vibrazioni).
Il tutto ovviamente sulla bici che viene usata solo nel weekend.
Le bici che mi piacciono sono diverse, voglio una bici di acciaio che possono cadere per terra senza spezzarsi, voglio una bici che non sia un gioiello, che si possa legare ad un palo se devi fare spesa.

Con la stessa spesa io mi sarei comprato questo: http://www.xtracycle.com/

giovedì, febbraio 15, 2007

La Graziella


La Graziella è stata per quelli della mia generazione la prima bici, pieghevole, in ferraccio schifoso, era l'unica bici che c'era in giro prima dell'avvento delle "bici da cross" o "saltafoss" alcune addirittura con le marce e la forcella ammortizzata con i molloni (ovviamente nè il cambio, nè la forca funzionava anche se faceva molto figo averla).
La Graziella è perfettamente fissabile visto che nasce monomarcia coi forcellini orizzontali rivolti in avanti, basta solo trovarne usa in buono stato ...

lunedì, febbraio 12, 2007

Freni e incidenti


I freni sulla bici "dovrebbero" evitare di andare a sbattere ma ...
Recentemente sono venuto a conoscenza di due diversi incidenti in cui il ciclista per evitare un auto ha, usando i freni, bloccato la ruota anteriore con conseguente volo oltre il manubrio e, purtroppo, rottura di un braccio.
Che sarebbe successo con una fissa senza freni?
a- Bloccando la posteriore il ciclista non si sarebbe fermato in tempo e si sarebbe miseramente schiantato.
b- Bloccando la posteriore il ciclista si sarebbe fermato in tempo senza ribaltarsi.
c- Il fissato, conscio di non avere freni, avrebbe continuato a pedalare modificando la propria traiettoria aggirando l'ostacolo.
In entrambe i casi l'auto non è stata toccata quindi il ciclista ha frenato molto prima dell'ostacolo, gli spazi per comportarsi in modo differente c'erano.
Indubbiamente il modo migliore per fermare una bici in spazi ridotti è il corretto utilizzo del freno anteriore, ma evidentemente in condizioni di panico eseguire una corretta azione modulata sulla leva del freno non è facile.
La sfera di cristallo non c'è, ma se avete i freni imparate ad usarli per favore.

martedì, febbraio 06, 2007

Nuova fissa a Torino


Ecco a voi la Cinelli di Dario, neofissato torinese.

Il telaio è un corsa in acciaio anni '90 coi forcellini a 45°, riverniciato a bomboletta in bianco opaco.
Il mozzo originale a cassetta è stato sostituito con un Miche pista a flangia bassa munito di un pignone Campagnolo da 15 denti.
Il rapporto un po' scelto, un po' obbligato, un perfetto 42-15.
Una leva da ciclocross montata sull'orizzontale di un manubrio sempre Cinelli lasciato nudo senza nastro aziona il freno anteriore.